Buon lunedΓ¬! βοΈ
Γ luglio, lo so: infradito ai piedi, gelato in mano e scuola che sembra lontanissima. Eppure, tra un tuffo e lβaltro, le pubblicitΓ del βback-to-schoolβ iniziano a bussare. Prima che parta la caccia ai grembiuli e alle felpe nuove, fermiamoci un istante: sappiamo davvero che cosa toccherΓ la pelle dei nostri bambini da settembre in poi?
Oggi voglio esplorare con voi il lato nascosto delle uniformi β PFAS eterni, microplastiche che svolazzano giΓ al suono della campanella β e scopriamo chi, in Italia, sta cucendo grembiuli senza veleni, dando lavoro dignitoso a chi ne ha piΓΉ bisogno. Prepariamoci a rientrare in classe con scelte che fanno bene al pianeta, alla salute e soprattutto ai nostri bambini.
Bambini vestiti di plastica (e non lo sappiamo)
In Inghilterra, si discute in Parlamento se le divise scolastiche debbano essere piΓΉ sicure per chi le indossa.
Sì, più sicure. Non più economiche, né più comode. Più sicure. Perché?
PerchΓ© le uniformi scolastiche, come gran parte dei vestiti che compriamo e indossiamo ogni giorno, sono spesso fatte di fibre sintetiche, plastica tessile insomma. E in molti casi, questi capi sono trattati con sostanze chimiche βeterneβ β i famigerati PFAS β per renderli idrorepellenti, antimacchia, resistenti.
Solo che βeterniβ vuol dire che non si degradano mai. Restano nellβambiente. E nei nostri corpi.
Alcune ricerche li hanno trovati nel sangue, nel latte materno, nella placenta, nel midollo osseo, persino nel cervello umano. Altri studi hanno mostrato che un grembiule, anche senza essere lavato o maltrattato, può rilasciare centinaia di microfibre solo con 20 minuti di uso. Cioè: tuo figlio corre verso il bus e intanto inala plastica.
Il problema non Γ¨ solo ambientale, ma sanitario: alcuni PFAS sono collegati a disturbi del sistema immunitario, infertilitΓ , malattie renali, tumori. E la parte peggiore Γ¨ che non li possiamo evitare, se non sappiamo che ci sono. Nessuna etichetta lo dice.
Natalie Bennett, politica inglese lβha chiamato βeffetto cocktailβ:
Siamo esposti a microplastiche, PFAS, pesticidi, formaldeide e chi piΓΉ ne ha piΓΉ ne metta β tutti insieme, ogni giorno. E i bambini, con la loro pelle piΓΉ sottile, il loro corpo in formazione, sono i piΓΉ vulnerabili.
In Europa qualcosa si muove: la Francia ha iniziato a vietare i PFAS nei tessuti. LβUnione Europea sta studiando un divieto esteso entro il 2026. E nel Regno Unito alcuni parlamentari propongono non solo di vietare queste sostanze nelle uniformi scolastiche, ma anche di obbligare i produttori a fornire un passaporto digitale per ogni capo, con lβelenco completo delle sostanze chimiche utilizzate.
Un modo per sapere davvero cosa stiamo mettendo addosso ai nostri figli β e iniziare a pretendere piΓΉ trasparenza.
In Italia non se ne parla quasi mai.
Eppure Γ¨ un tema che tocca tutti: genitori, brand, artigiani, designer, chiunque lavori nella moda o nella comunicazione.
PerchΓ© non basta che un capo sia βresistenteβ o βcomodoβ. Dovrebbe anche essere sano.
COSA POSSIAMO FARE NOI?
Leggere bene le etichette. Anche se i PFAS non sono quasi mai dichiarati, se trovi diciture come resistente allβacqua, antimacchia, idrorepellente, fai attenzione: potrebbero essere trattati.
Scegli fibre naturali (quando puoi). Cotone biologico, lino, lana: non sono perfetti, ma sono un punto di partenza concreto.
Compra meno, scegli meglio. Informati. Non possiamo controllare tutto, ma possiamo rallentare. Comprare meno, con piΓΉ consapevolezza, Γ¨ giΓ una forma di resistenza. E piΓΉ sappiamo, piΓΉ possiamo scegliere davvero.
E come ogni lunedΓ¬ cerco di darvi alternative SOSTENIBILI che tutelano lβambiente e in questo caso soprattutto i nostri bambini πππ
1. Mini Rodini (Svezia)
Fascia dβetΓ 0-11
Ha fatto della sostenibilitΓ un punto fermo sin dalla sua nascita, nel 2006. Lo stile Γ¨ inconfondibile: stampe vivaci e colorate.
Dietro il design creativo cβΓ¨ un impegno estremamente serio sul piano ambientale e sociale.
La maggior parte dei capi Γ¨ realizzata in cotone biologico certificato GOTS, ma trovi anche tessuti riciclati certificati GRS,, lana mulesing-free. Lβintera filiera Γ¨ tracciata con cura, e il brand Γ¨ membro della Fair Wear Foundation, con progetti attivi per garantire condizioni di lavoro dignitose in paesi produttori come la Turchia.
Un dettaglio che fa la differenza? Mini Rodini non smaltisce gli invenduti, ma li ricicla o li ripara. Promuove attivamente la circolaritΓ , anche con capsule di capispalla rigenerati.
2. Sense Organics (Germania)
Fascia dβetΓ 0-9
Dal 1996, Sense Organics porta avanti unβidea molto precisa: offrire abbigliamento per bambini in puro cotone biologico, semplice, sicuro e prodotto in modo equo. Il brand tedesco lavora con cooperative e produttori locali, soprattutto in India, assicurandosi che ogni fase della lavorazione rispetti sia lβambiente che le persone.
Tutti i capi sono realizzati con cotone biologico certificato GOTS, tinto senza sostanze tossiche, ipoallergenico e perfetto per la pelle delicata dei piΓΉ piccoli. Lo stile Γ¨ minimal con colori tenui e linee morbide.
Algo Natural, una realtΓ tutta italiana!
Algo Natural Γ¨ una realtΓ che dimostra che si puΓ² produrre con rispetto per lβambiente, la salute e le persone.
Lo fa unendo:
attenzione allβambiente (zero PFAS, tessuti naturali certificati)
tutela della salute (niente microplastiche nΓ© sostanze tossiche)
impatto sociale positivo, grazie alla sartoria sociale FIL
trasparenza e tracciabilitΓ , con filiera corta e pre-ordini sul sito ufficiale
A scuola con ciΓ² che fa bene
Algo Natural ha lanciato una linea di grembiuli per la scuola dellβinfanzia e primaria, realizzati in 100% cotone biologico certificato GOTS, privi di PFAS e di qualsiasi sostanza nociva.
Sono resistenti, traspiranti, sicuri per la pelle dei bambini β ma la loro vera forza va oltre il tessuto.
In un momento in cui si parla sempre piΓΉ spesso di inquinanti invisibili come i PFAS, scegliere cosa indossano ogni giorno i nostri figli diventa un gesto consapevole. Anche i grembiuli che usano a scuola possono β e dovrebbero β essere parte di questo cambiamento.
Il valore sociale: la sartoria FIL
Ogni grembiule Γ¨ confezionato dalla sartoria sociale FIL, una cooperativa che offre opportunitΓ di lavoro a persone in condizioni di fragilitΓ o svantaggio.
Significa che questi grembiuli fanno bene non solo a chi li indossa, ma anche a chi li realizza.
Sceglierli vuol dire sostenere unβeconomia circolare, inclusiva, fatta di dignitΓ , rispetto e cura.
Γ un modo semplice ma potente per insegnare β anche ai bambini β che la moda puΓ² essere giusta, e che ogni scelta quotidiana puΓ² avereΒ unΒ impatto.
Arnaldo Pomodoro, fermacarte in bronzo β edizione limitata, 1995
Se pensi a Arnaldo Pomodoro ti vengono in mente le sue sfere gigantesche che spuntano nelle piazze di mezzo mondo. Ora immagina di avere la stessa energia βspaccata e tumultuosaβ β ma in formato fermacarte, lΓ¬ sulla tua scrivania a domare le bollette.
Creato nel 1995 in solo 15 esemplari, questo piccolo bronzo riprende la firma dellβartista romagnolo: superficie lucida fuori, cuore segreto dentro, come se il metallo si fosse appena aperto per mostrarti il trambusto dellβumanitΓ . Γ la scultura che scende dal piedistallo, si infila tra le scartoffie e ti ricorda ogni giorno che lβarte puΓ² (e deve) farsi vivere, non solo ammirare da lontano.
Mi fa impazzire perchΓ© ribalta lβidea del soprammobile βseriosoβ: Γ¨ un pezzo che ti parla di conflitti, di fragilitΓ , ma anche di una creativitΓ che non ha paura di sporcarsi le mani β e che dura ben oltre la moda del momento.
π Vuoi vedere altre meraviglie che trasformano il quotidiano in qualcosa di straordinario? Dai unβocchiata a @modernario_it su Instagram: cβΓ¨ questa chicca di Pomodoro e tante altre storie pronte a trovare posto sul tuo tavoloβ¦o nel soggiorno.
Se sei arrivatΙ fino in fondo, grazie di cuore π
Mi fa piacere sapere che ci sei, che leggi, che magari ti fai delle domande insieme a me.
Se ti va, commenta qui in basso, adoro scambiare idee, spunti, dubbi⦠anche veloci!
Ci sentiamo presto,
Giorgia.
Ciao Giorgia,
che belli i Brand che suggerisci, mi dispiace che in famiglia non ci siano piΓΉ bambini !
Γ¨ super importante, fondamentale, partire da loro, sono il futuro che arriva velocissimo.
Oltre a proteggerli, la "scelta sostenibile" ci permette di parlare e raccontare e ragionare con loro.
Il pensiero e l'agire coerente, insomma l'imperativo delle nostre nonne "fai bene", sono le nostre armi !
Grazie β€